IBMAI group
IBMAI è un gruppo di ricerca interdisciplinare composto da ricercatori afferenti ai seguenti settori scientifico-disciplinari: medicina, biologia, ingegneria informatica ed elettronica, informatica e matematica. Le competenze trasversali ci danno l’opportunità di affrontare efficacemente il crescente bisogno di applicare le nuove tecnologie informatiche alla medicina d’emergenza, ma anche di sviluppare procedure che utilizzino l’intelligenza artificiale per minimizzare i costi dei servizi forniti al paziente dagli ospedali.
Qui di seguito, riportiamo una sintesi dei nostri principali progetti in corso:
- L'uso dei robot nelle cure pediatriche sta iniziando ad essere considerato utile, ma fino ad ora non sono state proposte strategie di interazione di successo. Stiamo studiando, grazie alla collaborazione con gli psicologi, l'impatto emotivo dell'uso dei robot umanoidi NAO in una coorte di 700 bambini arruolati nel dipartimento di emergenza pediatrica dell'Ospedale San Salvatore di L'Aquila, Italia.
- L'ictus è un evento cerebrovascolare, che porta a un'insorgenza acuta di una sindrome neurologica con persistenza di una sintomatologia per oltre 24 ore. Bisogna tenere presente che "time is brain", infatti, in corso di ischemia cerebrale si perdono 1 milione di neuroni al minuto, è quindi necessaria una valutazione diagnostica tempestiva. L'esito di pazienti non trattati con trombolisi a causa di un ritardo diagnostico spesso correla con il verificarsi di complicanze che portano a un drammatico peggioramento dell'esito clinico e ad aumentare sproporzionatamente i costi sanitari (Kumar et al., 2010).
Il nostro studio mira a migliorare e abbreviare i tempi per l'attivazione, nel Pronto Soccorso, delle procedure terapeutiche e diagnostiche relative all'ictus cerebri.
- L'allenamento fisico abbia dimostrato di essere in grado di contrastare gli effetti negativi causati dalla produzione di ROS e di fornire molti benefici per la salute (Finkler et al., 2014; Dimauro et al, 2016). Questi processi sono anche profondamente influenzati dall'esposizione all’inquinamento atmosferico (Ristow et al., 2009).
Il nostro gruppo sta sviluppando un "Sensore indossabile REDOX-LAB" volto a informare le persone che praticano sport, professionisti o dilettanti, sul miglior ambiente in cui allenarsi e praticare sport e sui rischi a cui potrebbero essere esposti quando si allenano in ambienti non adeguati. L'obiettivo finale è avvisare le persone in tempo reale quando lo stress ossidativo sta raggiungendo soglie predefinite, per non trasformare un comportamento sano in un'attività rischiosa. Tali soglie saranno personalizzate sul singolo individuo.